Il Ritorno di John Ludos

Ai lettori ai quali non era sfuggita la citazione Doyleiana del titolo del post precedente, l’ultimo saluto di John Ludos, non stupirà leggere della mia ricomparsa su questo blog.
La lunga pausa è servita per cercare di capire meglio una serie di eventi importanti, e per fare ricerca su alcuni temi senza cui la comprensione una ripartita sarebbe stata difficile se non impossibile. Quando molte cose non quadrano, e non si trova un filo logico senza evidenti contraddizioni conviene tenere per se stessi i propri mezzi tentativi di mettere in ordine le cose.

La presente fase di rinnovamento e la ripresa del blog sono conseguenza dell’essere arrivati ad alcune idee e ad alcune storie, e soprattutto da una rivalutazione dell’importanza della storia, della narrativa, delle metafore e degli archetipi.

Viviamo dentro alle storie che ci raccontiamo e usiamo queste storie per interpretare quello che capita intorno a noi. Ed ogni storia ha i suoi eroi, che ci dicono come vorremmo essere, e i suoi cattivi, che ci mostrano come non vogliamo apparire. Inoltre, ogni storia passa attraverso la stessa selezione naturale descritta da Darwin: le storie che sopravvivono lo fanno perché forniscono alle persone che la raccontano gli strumenti mentali per procedere nel dramma dell’esistenza. Se la storia perisce è perché propone una interpretazione della realtà non compatibile con i fatti dell’esistenza: e le persone che raccontano tali storie, tradite dalle stesse nella loro comprensione dei fatti, finiscono per estinguersi.

E sempre con Darwin, possiamo dire che chi ha più probabilità di sopravvivere non è chi ha la storia più forte da raccontare, o la storia migliore in senso assoluto, ma la storia che si sa adattare di più e più rapidamente alle necessità della dura e complicata realtà.

Il blog quindi riprende, e riprende con un rinnovato spirito, soprattutto con uno spirito Europeo. Gli articoli d’ora in avanti saranno accompagnati dalla versione in inglese, così che più lettori potranno trovare ispirazione per le loro azioni future dalle storie degli outsiders, scienziati e personaggi notevoli del passato. Conoscenza da cui si può ottenere quello che Nietzsche riteneva avere un valore più alto di un possedimento: un punto di vista.